Antica locandina, vino Chianti Castelvecchio 1950 cartonata

Era l’estate del 1950. Le colline attorno a San Gimignano ondeggiavano come un mare verde sotto il sole, e l’aria portava con sé il profumo dolce dell’erba tagliata e dei tini ancora umidi. In una piccola osteria affacciata su un viottolo di campagna, un uomo affiggeva con cura questa locandina: “Chianti Castelvecchio – Fattoria in S. Gimignano”. Stampata su cartoncino, autorizzata dalla Questura di Firenze nel luglio di quell’anno, questa pubblicità non era solo un invito a bere un vino — era una promessa di ritorno alla vita, alla convivialità, a quel sapore sincero che il tempo di guerra aveva fatto dimenticare. Il fiasco, avvolto nella sua paglia dorata, campeggia al centro dell’immagine come un piccolo monumento contadino. Dietro di lui, in un acquerello sfumato, si riconosce l’inconfondibile profilo di San Gimignano, con le sue torri che sembrano dita protese verso il cielo. Le lettere in rosso e nero, decise e danzanti, sembrano voler chiamare a raccolta i passanti: “Venite, assaggiate il vino classico d’alta collina, nato dalla terra e dal tempo”. Oggi questa locandina non è più appesa alla parete di un’osteria, ma conserva intatto il suo incanto. È una finestra aperta su un’Italia che risorgeva con lentezza e poesia, brindando con un sorso di Chianti alla speranza, alla bellezza semplice delle cose fatte con amore.