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Cappello tradizionale Fulani africano da capofamiglia

Prezzo di listino €70,00 EUR
Prezzo di listino Prezzo di vendita €70,00 EUR
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Lo si vede arrivare da lontano, una figura dritta come un bastone d’ebano, avvolta in una tunica leggera che danza con il vento del deserto. Cammina con passo lento ma deciso, come chi conosce ogni stella del suo cielo e ogni crepa della terra sotto i piedi. È un Fulani, un pastore nomade del Sahel, capo della sua famiglia, guida silenziosa di un piccolo popolo in cammino tra le sabbie del Burkina Faso e i pascoli stagionali del Niger. Sulla testa, porta un cappello che parla di identità, tradizione e resistenza: il Nguni, cappello intrecciato a mano con fibre vegetali e rinforzato con strisce di cuoio, in una forma conica tanto affascinante quanto funzionale. Non è solo un copricapo: è un rifugio personale dal sole implacabile, progettato secondo la logica millenaria dei popoli del deserto. La forma conica, infatti, favorisce la dispersione del calore e crea uno spazio d’ombra tra la testa e la calotta; il bordo ampio protegge viso e collo, mentre la ventilazione naturale dell’intreccio permette alla pelle di respirare. Le decorazioni in pelle non sono solo estetiche, ma servono a irrigidire la struttura e a indicare il rango di chi lo indossa. Il pomello superiore, spesso realizzato in cuoio o legno, aggiunge un elemento distintivo, talvolta caricato di significati simbolici legati alla forza e alla protezione. I Fulani – come anche i Mossi e i Tuareg – hanno portato per secoli questi cappelli durante i lunghi spostamenti nel cuore dell’Africa occidentale, attraversando confini invisibili con la sola compagnia del cielo e del bestiame. Quel cappello, oggi, racchiude tutto: il sole di mille giorni, la sabbia che ancora si nasconde fra le fibre, l’eco lontana di un tamburo cerimoniale, e il silenzio sacro del deserto.