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Carnet de bal da chatelaine argentato, 1903, con incisione nome, Art Nouveau.
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Era la sera del 1903. Tra le luci soffuse dei lampadari a gas e le note delicate di un valzer, una giovane dama dell’alta società scivolava con grazia sul parquet lucido della sala da ballo. Nella sua mano, un piccolo gioiello argentato, prezioso e discreto: il suo “carnet de bal”, appeso alla chatelaine con la delicatezza di un segreto sussurrato tra le onde di un abito di seta. Ogni pagina portava il nome di un cavaliere, promesse di giri di danza e fugaci conversazioni sotto le stelle del giardino d’inverno. Questo raffinato carnet, datato 1903 e inciso con il nome della bella fanciulla, racconta di una notte che forse fu l’inizio di un amore o il ricordo di un sogno, o forse ancora un debutto in società - con tutto il timore e il batticuore conseguenti. Con il suo delicato decoro Liberty a melograni e ramage (foglie intrecciate), e la sua matita originale ancora al suo posto, questo pezzo incanta come una pagina di un romanzo dimenticato. I melograni da sempre, oltre che simboli di prosperità ed abbondanza, rimandano ad amori antichi e intrisi del misterioso potere del destino - come quello tra Persefone e Ade. Un gioiello non solo da collezione, ma un frammento di storia da tenere tra le mani, che deve essere “sentito”.





