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Cassettiera fratelli Radice merceria, da banco, anni ‘40 Milano pezzo storico
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Ogni filo raccontava una storia. Avevo il mio posto fisso, sul banco in legno scuro accanto alla macchina da cucire. Erano gli anni Quaranta, in una piccola merceria di Milano, e io custodivo tesori leggeri ma preziosi: fili di seta “Bozzolo”, resistenti come la pazienza di chi li usava ogni giorno, e il celebre filo extraforte “Tre Stelle”, che non si spezzava nemmeno tirandolo forte tra le dita. Mi aprivano decine di volte al giorno. Le mani erano quelle di Margherita, che sapeva riconoscere il tipo di seta al tatto: quella da ricamo, più lucida, e quella da cucito, più corposa. Era cresciuta dietro quel banco e conosceva ogni sfumatura di colore, ogni cliente, ogni stagione. I miei cassetti, in legno spesso e consumato, hanno visto passare bottoni da sposa, nastri neri da lutto, aghi per ricamare le iniziali su una camicia. E le mie maniglie, firmate “Figli di Luigi Radice – Milano”, sono rimaste salde anche quando tutto il resto tremava sotto i bombardamenti. Perché la merceria ha resistito, piccola e fiera, fino agli anni Settanta. Poi, per decenni, il silenzio. Ora sono qui. Porto ancora addosso il nome dei filati, le mie scritte, le mie firme. Sono pronta a raccontare ancora, magari in un laboratorio creativo, in un angolo di casa o su un nuovo banco dove si ama ancora il lavoro fatto a mano. Sono quello che si dice “un pezzo forte”. Dimensioni: cm 51 x 36 x 18. Segni del tempo non impattanti. Pezzo molto ricercato.





