Collezione n. 3 antichi macinini Peugeot da fine ‘800 agli anni ‘60

Non sono macinini qualsiasi: sono dei PEUGEOT. ☕️

C’è un tempo in cui il giorno non è ancora cominciato davvero, ma già promette il suo calore. È il momento in cui una mano si posa su una manovella e la fa girare, lentamente. Il profumo del caffè non è ancora nell’aria, ma il rumore del macinino lo anticipa, lo annuncia. In questa collezione a tre voci, ogni macinino racconta una sfumatura diversa della stessa storia: quella dell’attesa. Il più antico, con la manovella arcuata e il legno segnato dal tempo, ha l’anima del capostipite. Il suo angolo mancante più che un difetto è una ferita nobile, come la piega di un libro molto letto. È il testimone di mani che hanno ripetuto il gesto per anni, ogni mattina. Il secondo, col coperchio verde, è figlio del dopoguerra - solido e rassicurante, con la struttura squadrata dei decenni della rinascita. Il terzo, con quel rosso vivo sul coperchio smaltato, ci porta negli anni ’60: vivace, moderno per i suoi tempi, con un tocco di audacia. Insieme sono un trittico del tempo e della cura: tre respiri diversi della stessa memoria olfattiva. Chiudere gli occhi e far girare lentamente una di quelle manovelle può diventare un rito di presenza, un piccolo ancoraggio quotidiano alla lentezza e al gesto consapevole. E mentre i chicchi crepitano sotto le lame, la mente torna a una cucina con la luce del mattino e il suono di un tempo che non ha fretta. Tre macinini, un’unica promessa: quella di rendere eterno il sapore del passato, in ogni tazza del presente.