Coppia di antiche croci di fine ottocento con lenti Stanhope

Due piccole croci, nate in un tempo in cui la fede si portava al collo come una finestra sull’invisibile e conservate per anni dalla stessa donna. Dentro di esse batte il cuore della meraviglia ottocentesca: una lente Stanhope, minuscolo cilindro di vetro inventato per racchiudere immagini tanto piccole da sfuggire all’occhio nudo. In quella di legno inciso, perfettamente conservata, il miracolo è ancora vivo: guardando attraverso la lente si svelano piccole immagini sacre, nitide e luminose — la Madonna, Gesù, gli angeli — e sotto, una frase in francese che recita:
«Priez avec ce chapelet et le ciel est à vous» — “Pregate con questo rosario e il cielo sarà vostro.”

L’altra croce, in metallo dorato, custodisce invece il silenzio di un’immagine perduta: un cuore raggiato al centro, simbolo del Sacro Cuore, veglia su ciò che resta di un messaggio che il tempo ha deciso di trattenere per sé. Sono reliquie di devozione e ingegno, souvenir di pellegrinaggi ottocenteschi in cui scienza e fede si intrecciavano. Due croci, due modi di guardare oltre: una che mostra, una che ricorda. N.b. Non si separa la coppia che ha vissuto insieme per più di un secolo.