Coppia passaporti tribali, testine in terracotta da indossare, prima metà ‘900

Passaporto: l’avevate mai visto così?? Due volti, due identità scolpite nella terra. Ognuna con tratti marcati e simbolici: occhi semichiusi, bocche prominenti, solchi e rilievi che sembrano raccontare una lingua antica. Queste testine in terracotta non erano semplici oggetti decorativi. Erano segni distintivi di appartenenza, veri e propri “passaporti” simbolici portati al collo o legati al corpo per attestare la propria appartenenza ad un clan, ad un villaggio, ad una stirpe. Queste testine venivano utilizzate nei viaggi dei confini comunitari per richiedere diritto di passaggio, protezione o accoglienza. I fori visibili confermano la loro funzione di oggetti portabili. L’interno cavo lascia intuire un possibile uso votivo: potevano contenere polveri, semi o elementi carichi di significato. Oggetti identitari, ma anche protettivi. Portavano con sé non solo il volto simbolico di chi li possedeva, ma anche un’intera narrazione: il diritto a essere riconosciuti. La patina vissuta, i segni del tempo e la loro simmetrica complicità rendono queste due testine una testimonianza straordinaria di memoria e appartenenza. Oggetti rari e suggestivi, ideali per collezionisti, studiosi di arte tribale o appassionati di simbolismo antropologico. Dimensioni di ciascuno circa 12,5 x 11,5 cm.