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ModernariaMente

Dipinto ritratto donna olio su tela, 1948, firmato.

Prezzo di listino €180,00 EUR
Prezzo di listino Prezzo di vendita €180,00 EUR
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Un ritratto senza nome, ma con un’anima che parla. Nel silenzio discreto di questo dipinto, datato 1948, si nasconde un racconto che va oltre il tempo e lo spazio. Una tela, un volto, un paio di mani adagiate su un mazzo di rose: elementi semplici che, sotto il pennello dell’artista, si trasformano in una finestra aperta su un momento di intimità universale. Non conosciamo il nome della donna ritratta. Non è una regina, né una figura celebre che la storia ricordi. Ma forse è proprio questa sua apparente anonimia a rendere il quadro così straordinario: un tributo a quella bellezza che non ha bisogno di clamore, che si esprime nell’autenticità di un attimo catturato e reso eterno. La mano abilissima dell’artista non si è limitata a rappresentare un volto, ma ha costruito un ponte tra due mondi: il suo e il nostro. La tecnica rivela un’attenzione quasi ossessiva per i dettagli, una capacità di rendere la pelle viva, vibrante sotto i giochi di luce e ombra. Il volto della donna, con le sue sfumature cromatiche delicate, racconta di una vita che ha conosciuto la gioia ma anche l’incertezza. Le sue guance lievemente rosate e il sorriso appena accennato sembrano suggerire che l’istante catturato sia uno di quei momenti preziosi in cui l’anima si lascia sorprendere. È uno sguardo che trasmette un’emozione complessa, difficile da definire: la meraviglia di un regalo, forse inaspettato, o la gratitudine verso qualcosa che non si osava sperare. Le mani, posate con una compostezza naturale su un mazzo di rose, sono protagoniste tanto quanto il volto. I petali, dipinti con cura quasi maniacale, sembrano emanare il loro profumo, mentre i polpastrelli della donna li sfiorano con delicatezza. È un gesto che parla di rispetto, di gentilezza, di una consapevolezza che non si possiede davvero ciò che si tocca, ma che si può solo custodire per un breve momento. Forse, come i fiori, anche l’attimo immortalato sulla tela era destinato a sfiorire, ma l’artista lo ha strappato al tempo, consegnandolo all’eternità. Il vestito azzurro, decorato da pizzi candidi, richiama l’eleganza di un’epoca passata, ma non opulenta. La scelta cromatica non è casuale: l’azzurro dialoga con il rosa dei fiori, creando un’armonia visiva che incornicia il volto e guida lo sguardo dell’osservatore. Non ci sono contrasti violenti o toni drammatici: tutto è lieve, delicato, come un sussurro. Eppure, dietro questa apparente semplicità, si nasconde una maestria straordinaria. La composizione è studiata per accompagnare chi guarda in un viaggio lento, quasi meditativo, che parte dallo sguardo e si diffonde fino ai dettagli più minuti. Questo dipinto, pur non raccontando di una celebrità o di un evento storico, ci parla di qualcosa di più grande: l’universalità delle emozioni umane. Non è un ritratto di un volto, ma di un’anima. È un omaggio all’umanità che si cela dietro ogni espressione, ogni gesto. L’artista non ci ha dato un nome, ma ci ha dato una storia. E forse, nel guardarci dentro, ritroviamo un po’ di noi stessi: la meraviglia di sentirsi vivi, la grazia di un attimo rubato alla quotidianità, e la bellezza di ciò che, pur non avendo un nome, riesce a parlarci con la forza di un sussurro eterno. Olio su tela, senza cornice, dimensioni: cm 41x34.