Leggio vintage in ferro regolabile

C’era una volta un vecchio leggio, non antico, ma testimone silenzioso di parole sussurrate e spartiti sfogliati con dita incerte. Immaginalo su un tavolo di legno scuro, in una stanza dove la luce si filtra attraverso tende leggere. Su quel leggio stava forse un libro di poesie aperto su una pagina consumata, o uno spartito che attendeva mani delicate pronte a tramutare le note in melodia. La sua base, solida e decorata con motivi a foglia, pare ancorarlo alla terra, mentre l’intreccio del pannello si eleva quasi a cercare la leggerezza del cielo. È un oggetto che invita a rallentare, a fermarsi e dedicarsi al piacere delle parole scritte o delle note suonate. Oggi, in uno studio, può accogliere pagine amate su una scrivania piena di sogni e appunti. Qualunque sia il suo destino, resta un piccolo frammento di poesia in ferro battuto, pronto a raccontare nuove storie.