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Libro 1899 Le Coeur Dévoué con lettera d’amore nascosta 1898
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Era lì, incastonata tra le pagine ingiallite di un vecchio romanzo francese dal titolo evocativo: Cœur dévoué. Una storia di devozione, d’amore. Ma non fu la narrazione stampata a catturarmi… fu quella scritta a mano. Una lettera. In italiano. Inchiostro bruno, calligrafia obliqua e raffinata, leggermente sbavata dal tempo e da un’antica piega troppo stretta. In alto, l’intestazione: Milano, 23 giugno 1898. L’apertura, un sussurro di passione: “Carissima amante”. La voce che ne emergeva era quella di un uomo in partenza, forse un ufficiale, forse un giovane soldato. Scriveva con tenerezza e urgenza prima delle grandi manovre militari, raccontando della possibilità di incontrare Re Umberto sul campo. Ma soprattutto parlava di lei. Di come il suo volto lo accompagnasse nei pensieri. Di fotografie da portare al fronte. Di una promessa sottintesa. Eppure, quel manoscritto precedeva di un soffio il libro che ora lo custodiva. Il romanzo, stampato nel 1899 a Parigi, pareva aver accolto la lettera solo in un secondo momento. Come se qualcuno, forse LEI, forse un’altra mano ancora, avesse deciso di conservarla lì, tra quelle pagine di carta ruvida, nel cuore di una storia che parlava d’amore devoto. Forse per proteggerla. Forse per dimenticare. O per ricordare meglio…? Perché proprio quel libro? Era un caso, o c’era un legame invisibile tra le parole stampate e quelle sussurrate con la penna Oggi resta solo l’enigma. Il rosso consumato della copertina. Il cuore inciso a fuoco. E quella lettera, ancora vibrante, che aspetta di essere letta con occhi nuovi. Come se la storia, quella vera, fosse nascosta tra le righe di due storie sovrapposte.






