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Lotto 20 accessori per cappelli da fine ‘800 a fine anni ‘50
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C’è una boutique nascosta tra le strade acciottolate del Marais, lontano dalle vetrine scintillanti, dove il tempo si è infilato nei cassetti e ha lasciato le sue tracce tra velluti, piume e spille È lì, in un angolo silenzioso e pieno di memoria, che si nascondeva questa collezione. Una piccola eredità silenziosa, proveniente da una costumista francese attiva tra i teatri e le maisons di moda di Parigi, tra la fine dell’Ottocento e gli anni Cinquanta del Novecento. Gli spilloni lunghi, dal fusto slanciato e dalle teste scolpite, per i cappelli ampi e strutturati del periodo vittoriano ed edoardiano (circa 1890-1910). Alcuni in guttaperca nera o bachelite — materiali tipici dell’epoca — altri con elementi in celluloide ed ottone e motivi floreali e geometrici. Le piume, invece, sono il respiro del tempo leggero. Una composizione vivace, con toni verdi e rossi, sembra danzare ancora sulle note di un grammofono nel cuore degli anni Venti: un’epoca Art Déco. L’altra, più naturale, in toni bruni e crema, richiama le mode della Belle Époque. Poi ci sono gli spilloni più corti, più gioiello che accessorio. Alcuni presentano sfere traforate, altri sfere sintetiche, vetro, resine decorate. Spicca uno spillone con una foglia trasparente che racchiude un fiore: siamo arrivati agli anni ‘50. C’è una testa quadrata nera, con fregi incisi su ogni lato e un fusto ritorto: un oggetto dalla linea decisa, dal sapore maschile, che potremmo collocare tra anni ’30 e ’40, quando lo stile diventava più sobrio. In totale sono 20, per 20 sogni diversi. Alcuni hanno qualche segno del tempo, non impattante, le sotto dovrebbero mostrare tutto.









