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Mano figa amuleto apotropaico intagliato in conchiglia, primo ‘900
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Stringere tra le dita un frammento di passato, sentire la superficie levigata dalla mano dell’artigiano che la scolpì un secolo fa: questa è una mano f*ga in conchiglia naturale, intagliata con cura e montata in metallo. Un piccolo amuleto, ma carico di storia e significato. Il gesto che raffigura — pugno chiuso con il pollice sporgente tra indice e medio — è uno dei più antichi simboli apotropaici del Mediterraneo. Le sue radici affondano nelle culture etrusche e romane, dove era già usato per allontanare il malocchio e le energie negative, proteggendo chi lo portava con sé. In epoca moderna, si è diffuso soprattutto in Italia centro-meridionale, nelle isole e in alcune aree del Sud America, viaggiando nelle tasche dei marinai e degli emigranti come talismano di protezione e buon auspicio. Realizzata in conchiglia naturale finemente levigata, questa mano figa appartiene a un periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. La sua montatura in metallo tornito con occhiello la rendeva perfetta da indossare come ciondolo o appendere come portafortuna personale. Oggi, oltre al suo valore simbolico, è anche un affascinante oggetto da collezione, capace di raccontare un legame millenario tra gesti, credenze popolari e arte della manifattura.
Mano f*ga apotropaica in conchiglia naturale intagliata, montatura in metallo. Epoca: fine XIX – inizio XX secolo. Condizioni: buone, con patina coerente con l’età. Origine: area mediterranea. Funzione: amuleto protettivo contro il malocchio.






