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Quadro bifronte - stampa sacra ed insegna vino con marca da bollo, 1890 - 1910
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C’era un’osteria all’ombra dei cipressi, poco fuori da un borgo toscano: ha i muri di pietra scrostati, il pavimento in cotto consunto, e dietro il banco un oste dalla faccia furba e il cuore sdrucciolevole come la sua lingua. Sopra la bottigliera, tra le ragnatele e le fiasche, un unico quadro. Ma non uno qualsiasi: un quadro a doppia faccia, come l’oste stesso. Da un lato, il Sacro Cuore di Gesù, con quello sguardo pieno di compassione e la scritta “Sacro Cuore di Gesù confido in Voi”. Dall’altro, il cartello pubblicitario che strilla: “VINO TOSCANO AL ½ LITRO C. 0,35”, con tanto di marca da bollo per farlo sembrare ufficiale, rispettabile… in una parola: devoto alla legge. L’oste, però, aveva imparato a conoscere i suoi clienti. Quando entrava il parroco, il notabile, o qualche devota madonnina del paese, girava il quadro dal lato del Sacro Cuore; lasciando intravedere un’aura di religiosità e redenzione. Ma bastava il cigolio della porta e l’ingresso di qualche viandante solitario, una bocca di rosa in cerca d’ombra o un carrettiere stanco, e… zac! Il quadro ruotava senza discrezione, mostrando l’insegna del vino — quella promessa profana che faceva parlare il cuore, scaldava l’anima e scioglieva le confessioni più segrete. Era il tempo in cui l’amore sacro e l’amor profano convivevano sotto lo stesso tetto. E in quel quadro bifronte c’era tutta la verità di una vita paesana fatta di sorsi e preghiere, di peccati confessati e di altri appena commessi. Forse non era proprio una chiesa, quella bottega. Ma nemmeno un bordello. Era qualcosa di più sincero: un confessionale in cui si pagava in centesimi e si riceveva in vino. Dimensioni cm 38 x 29, segni del tempo, senza vetro….. a furia di girarlo 🤣




