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Somnium Scipionis con note di Ottolini, edizione con marca da bollo del Ministero delle Corporazioni del Regime, 1940
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✨ C’è un libro che parla di sogni e di stelle, scritto duemila anni fa. Questo antico volume, stampato a Milano da Carlo Signorelli intorno al 1940, racchiude il Somnium Scipionis di Marco Tullio Cicerone, con l’introduzione e il commento di Angelo Ottolini. Un testo che, attraverso il sogno del generale Scipione, riflette sul destino dell’anima, sull’ordine dell’universo e sulla vera natura della virtù (io stessa lo lessi in latino al Liceo, e lo consiglio caldamente). Sulla quarta di copertina è ancora visibile una marca da bollo tipografica del 25 febbraio 1940, con l’aumento del 5% sul prezzo di copertina: un dettaglio raro, che testimonia alcuni indirizzi di Regime. La copertina illustrata in stile neoclassico e le pagine ingiallite dal tempo trasformano questo libro in una piccola reliquia del pensiero e della storia. Non è soltanto un testo latino: è il simbolo di un’epoca in cui la filosofia si studiava sui banchi di scuola e in cui i sogni potevano ancora insegnare la grandezza dell’uomo. Un frammento di sapere, impresso su carta fragile ma tenace come la memoria. Qualche foro non impattante il testo, a mio modesto parere la rabbia dello studente d’epoca impegnato a decifrare certi passaggi 🤣
