Spilla gioiello Romeo e Giulietta al balcone, anni ‘40 - ‘50

“Souvenir”. Una parola che oggi associamo a oggetti di poco conto, spesso anonimi, comprati in fretta prima del rientro. Eppure, il termine deriva dal francese se souvenir, ricordare. Un souvenir, in origine, era un ponte tra il presente e la memoria, un frammento tangibile di un’emozione vissuta, un volto, un luogo, un amore. Un tempo, i souvenir non erano oggetti da dimenticare in un cassetto, ma piccoli capolavori popolari. Non sempre fatti di metalli nobili, ma spesso carichi di intenzione, di bellezza, di racconto. Questa spilla ne è un esempio perfetto. Realizzata tra gli anni ’40 e ’50, probabilmente in una bottega artigianale di Verona, rappresenta in rilievo la più celebre delle scene shakespeariane: Romeo sotto il balcone di Giulietta. Ogni dettaglio è scolpito in una resina termoindurente (forse ergalite), finemente dipinta a mano. Romeo tende il braccio, Giulietta tiene in mano una rosa. Accanto a lei, due uccelli si osservano in equilibrio su un ramo: simbolo d’amore, fedeltà, e forse del destino che osserva silenzioso. La montatura dorata intrecciata incornicia la scena come un piccolo teatro. Sul retro, la chiusura a baionetta conferma la sua epoca. Oggi, questa spilla può essere indossata come gioiello narrativo, o custodita come frammento di tempo e poesia. Un souvenir, sì. Ma nel senso più autentico e dimenticato del termine: un ricordo da portare con sé.