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Spilla in galalite Edelweiss stella alpina, anni 40 - 50
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Non era un gioiello: era un modo per dire “io non mi piego”.
C’è stato un tempo in cui anche una spilla sapeva dire chi eri.
Non con l’oro o con le pietre, ma con una stella bianca, ruvida, scolpita in galalite. Questa spilla — nata sul finire degli anni ’40, quando la guerra era appena passata ma non dimenticata — non era solo decorazione: veicolava identità. Chi la indossava voleva dire: “Appartengo alla montagna. Alla libertà. Ai valori che nessun regime ha saputo spezzare”. Era il segno di chi aveva camminato tra rocce e silenzi, di chi aveva scelto la lealtà, il coraggio, la coerenza. Di chi aveva perso, forse, ma senza mai tradire sé stesso. Non è un oggetto che si indossa per caso. È per chi sente ancora, anche oggi, il bisogno di dichiarare con discrezione da che parte sta.




