Uovo in alabastro bianco su piedistallo in legno, prima metà 900

Tra le ombre soffuse delle case borghesi del primo Novecento, illuminate dalla luce calda delle lampade a petrolio, piccoli oggetti decorativi raccontavano storie di raffinatezza e simbolismo. Quest’uovo in alabastro, lucente e levigato come una goccia di luna, si inserisce perfettamente in quella moda che attraversava salotti e studi, dove i dettagli parlavano di cultura, gusto e aspirazioni. L’uovo, sin dall’antichità, è stato un potente simbolo di vita, rinascita e perfezione. Nel cuore del primo Novecento, quando l’Europa celebrava la riscoperta dell’artigianato e del classicismo, questi oggetti divennero molto apprezzati sia per il loro significato iconografico che per la loro intrinseca bellezza. Si posavano su piedistalli eleganti, come questo in legno tornito, e venivano collocati in vetrine o su mensole, luoghi scelti con cura, quasi a voler custodire il loro messaggio segreto. L’alabastro, con il suo bagliore opalescente, sembrava catturare la luce e trasformarla, evocando l’idea di una vita in potenza racchiusa sotto quella superficie candida. In quegli anni, possedere un uovo simile era un modo per richiamare alla mente concetti profondi: l’inizio, la protezione e la purezza. Oggetti come questo si inserivano anche nel gusto simbolista dell’epoca, che privilegiava un’estetica intrisa di significati spirituali e naturalistici. Un periodo in cui le case erano scrigni di bellezza, e ogni dettaglio scelto parlava del carattere e della sensibilità di chi vi abitava. Altezza complessiva piedistallo centimetri 13, ottime condizioni fatto salvo per una piccola rigatura che si vede in foto e rimane sulla base.