Antica campana in vetro con base in legno, teca di primo novecento

La Campana della Villa Francese… mentre la luce obliqua del tramonto filtrava dalle alte finestre, proiettando lunghe ombre sui mobili intagliati e sulle specchiere dorate, in un angolo della stanza, tra reliquie dimenticate e frammenti di un passato aristocratico, qualcosa ha catturato immediatamente la mia attenzione: una campana di vetro adagiata sul suo basamento di legno tornito. Sollevandola con cura, le dita sono scivolate sulla superficie liscia e fredda del vetro sino a trovare una piccola bolla d’aria, intrappolata nel cuore della trasparenza, che ha tradito la sua antica origine: un dettaglio rivelatore della lavorazione artigianale di primo ‘900, quando il vetro veniva ancora soffiato, senza le precisioni delle produzioni industriali moderne. Sotto la base, le tracce circolari della tornitura manuale mi hanno raccontato la storia di un artigiano che, più di un secolo fa, ha sagomato il legno con gesti esperti. Forse, un tempo, questa campana proteggeva un bouquet di fiori in cera, o forse custodiva un ricordo più intimo, una reliquia familiare. Le ville francesi della seconda metà dell’Ottocento erano ricche di oggetti come questo, utilizzati per esaltare il valore degli oggetti più preziosi, prolungandone la bellezza oltre il limite della loro naturale fragilità. E oggi? Oggi, questa campana può trasformarsi in una scenografia eterea per un piccolo mondo racchiuso al suo interno: un manoscritto ingiallito, una statuetta evocativa, una composizione botanica essiccata. Può diventare una teca per la memoria. Condizioni ottime, altezza cm 28.