Antica cetra da tavolo, fine ‘800 - primo ‘900

Sopra un antico tavolo, tra spartiti sbiaditi e il profumo di vecchie carte, riposa questa splendida cetra a tavola – un’eco lontana di un’epoca in cui la musica era un’arte domestica, un passatempo raffinato per le serate illuminate da candele. Si tratta di una Zither da salotto della fine dell’Ottocento – primi del Novecento, probabilmente di scuola tedesca o austriaca, terre dove questi strumenti erano prodotti con maestria e diffusi nelle case borghesi. Il suo scopo era didattico: grazie alla scala numerata incisa sulla tavola armonica, permetteva anche ai meno esperti di suonare melodie semplici con dolcezza e grazia, senza bisogno di una formazione accademica. Il legno scuro, levigato dal tempo, custodisce ancora la bellezza delle rose, i cui petali sembrano vibrare al passaggio delle corde. Il piccolo foro armonico, foderato con carta decorata, svela un’intimità nascosta, quasi un segreto musicale racchiuso nei suoi anni di silenzio. Non reca marchi, segno che potrebbe provenire da un piccolo laboratorio artigianale, piuttosto che da una grande manifattura. Eppure, proprio questa assenza di firma la rende ancor più affascinante, come una melodia senza nome che attende nuove dita per essere riscoperta. Una cetra non è solo uno strumento: è una porta sul passato, un oggetto che racconta storie senza bisogno di parole. Forse, un tempo, le sue corde hanno accompagnato una voce tremante in una casa di campagna, o forse hanno rallegrato un salotto viennese nelle serate invernali. Ora attende chi sappia ascoltare il suo silenzio e, forse, ridarle voce.