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Antico porta aghi da cucito, primo ‘900 lavorato a roselline
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Immagina una signora di fine Ottocento che, accanto al lume a petrolio, apre il suo cestino da cucito: tra rocchetti di filo e forbicine sottili, custodisce questo piccolo scrigno, decorato con rose in rilievo. Non è un semplice porta-aghi: è un compagno silenzioso delle sue serate, testimone di racconti e confidenze, di abiti cuciti per i propri cari, di piccoli gesti d’affetto tramandati con ago e filo. Tenere tra le mani questo oggetto significa sentire il peso lieve della storia, la carezza del tempo che trasforma un utensile quotidiano in memoria tangibile. Un dettaglio d’epoca capace di donare fascino e poesia a chi oggi sceglie di farlo proprio.




