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“Cinema da tasca”, antico flipbook fine ‘800 primo ‘900 Bon Marché
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Sfogliarlo è come tenere tra le dita il primo battito del cinema. C’è un momento, quando le pagine iniziano a correre veloci sotto il pollice, in cui la Parigi della Belle Époque sembra riaccendersi. È lo stesso stupore che ritroviamo in Hugo Cabret, quando Méliès racconta la nascita delle immagini in movimento: quel fragile istante in cui la fotografia smette di essere immobile e diventa vita. Questo piccolo “Cinématographe de Poche” veniva distribuito dal celebre Bon Marché tra fine Ottocento e i primissimi anni del Novecento, quando il cinema era ancora un prodigio da mostrare come un trucco di magia. I clienti del reparto fotografia lo ricevevano come omaggio: un modo per far conoscere il linguaggio nuovo delle immagini che si muovono. La scena scelta – un uomo elegante che gioca con il bilboquet, la pallina sospesa nel suo moto oscillante – non è casuale. È uno dei soggetti preferiti dai pionieri del cinematografo, perché il movimento è netto, riconoscibile, quasi ipnotico. E quando lo sfogli oggi, il gesto riprende vita, pulito e sorprendente: un frammento autentico di precinema che torna a respirare. Fra le pagine iniziali compaiono ancora le vecchie pubblicità del Bon Marché: camere oscure, carte sensibili, prodotti chimici… il mondo della fotografia com’era quando la modernità stava appena iniziando a parlare. Non è un oggetto da guardare: è un oggetto da provare, da sentire scorrere. Un piccolo film tascabile di oltre centodieci anni fa, sopravvissuto intatto. Circa 30 pagine, completo, ottimo stato.
