Contenitore per polveri per uso personale, antico, decorato, con dosatore

Sembrava uscito da un nécessaire segreto, appartenuto forse a una viaggiatrice elegante o a un medico raffinato. La superficie, color avorio ma in resina pesante, è punteggiata da decori minuziosi – piccoli fiori stilizzati, ordinati come un codice, come se ogni segno custodisse un frammento di storia. In cima, una cupola che ricorda certe architetture esotiche, e da essa si svita un’asticella lunga, snella, scolpita come uno scettro in miniatura. Non è un cucchiaino, né una spatola comune: serve per qualcosa di più sottile, per sollevare una polvere finissima – cosmetica, curativa, oppure… altro. Non ci sono fori, ma solo incisioni regolari, dipinte con mano ferma e sguardo estetico. Un vero gioiello… Forse apparteneva a una donna che tracciava linee scure lungo lo sguardo con kohl; o forse a un uomo che dosava, con rituale precisione, sostanze medicinali – come si faceva, del tutto legalmente, nella belle époque. Questo piccolo oggetto non si lascia classificare con certezza e proprio per questo affascina: è un testimone silenzioso di un tempo in cui la soglia tra cura, bellezza e piacere era più sfumata, più sottile – e un po’ più misteriosa.