Coppia album di studio con stampe farfalle e animali esotici, dall’800 al ‘900

La donna che collezionava il mondo
In un’epoca in cui l’accesso allo studio era ancora un privilegio maschile, c’era una donna che non volle arrendersi ai confini imposti dal suo tempo. Non aveva una biblioteca a disposizione né una cattedra da cui apprendere: aveva invece occhi avidi di conoscenza, mani pazienti e un cuore capace di trasformare la curiosità in arte. Così, giorno dopo giorno, ritagliò pazientemente stampe antiche: tavole zoologiche provenienti da libri vetusti, forse già logorati dal tempo e dall’uso. Quelle sugli animali esotici — giraffe, gorilla, antilopi — recavano il segno di un’illustrazione ottocentesca: disegni meticolosi, incisi con maestria e colorati a mano, testimoni di un sapere che ancora sapeva meravigliarsi. Più tardi, con l’arrivo del nuovo secolo e della stampa a colori industriale, tra le sue mani arrivarono anche figure più recenti: farfalle dai toni vivaci, catturate in stampe nitide, che portavano con sé il profumo di una modernità in fermento. Non aveva strumenti ufficiali, né le erano concessi titoli o diplomi. Allora decise di costruirseli da sé: rivestì due semplici quaderni con tessuti a motivi tropicali, li trasformò in scrigni segreti, e in ogni pagina incollò con cura la meraviglia del mondo. Creò così la sua personale enciclopedia, fatta non di parole stampate, ma di immagini scelte, raccolte, amate. Un atto di artigianato e insieme di ribellione silenziosa: studiare, esplorare, sapere, senza bisogno di permesso. Sfogliare oggi questi quaderni è come aprire una finestra su una storia che non venne mai scritta sui libri: la storia di una donna che, con strumenti poveri e un’anima ricca, inseguì la conoscenza e si creò il suo posto tra i saperi del mondo.Con ogni farfalla e con ogni animale incollato su quelle pagine, rivendicò il diritto di conoscere, di amare, di appartenere. N. 54 stampe.