Grande bilancia decorativa a due piatti da studio notarile, ca metà ‘900

Immagina uno studio d’altri tempi. Le finestre aperte lasciano entrare la luce dorata del pomeriggio, mentre una penna intinta nell’inchiostro attende paziente sullo scrittoio. Al centro della scena, immobile e solenne, questa bilancia in ottone domina lo spazio.
Non serve a pesare spezie né oro: il suo vero valore è simbolico. Incarna la ricerca di equilibrio, la giustizia, la misura silenziosa delle cose invisibili. Alta ben 58 cm, è un oggetto che non si nasconde. Chiede attenzione, rispetto, forse anche una piccola riflessione ogni volta che la si osserva. Con le sue linee tese, la forma a goccia dei piatti e la base che richiama l’architettura classica, questa bilancia sembra uscita da un ufficio notarile, importante. La larghezza totale è di 56 cm, un impatto visivo decisamente non trascurabile. Un pezzo decorativo che porta con sé un messaggio: ogni cosa ha un peso, ma anche il peso può diventare bellezza.