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Matriosche con personaggi politici russi, legno, anni ‘90 satira politica
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In questo piccolo corteo di legno, scolpito e dipinto a mano nel 1992, la storia di un intero secolo si svela in successione, come un racconto che si apre strato dopo strato. Ogni figura racchiude la successiva, come se il tempo stesso fosse racchiuso dentro la memoria di chi lo ha preceduto. In superficie, Boris Eltsin — primo presidente della nuova Federazione Russa — sorregge sulle proprie spalle l’eredità di un impero appena dissolto. Appena sotto, Michail Gorbaciov, con il segno inconfondibile sulla fronte, rappresenta la perestrojka e l’ultimo tentativo di umanizzare il colosso sovietico. Segue Leonid Brežnev, il volto dell’epoca della stabilità e della stagnazione, con le sue sopracciglia scolpite e la divisa elegante che tradisce la burocrazia di un sistema ormai esausto. Poi Iosif Stalin, in uniforme militare, simbolo di ferro e di terrore, la potenza e il controllo assoluto. Infine, al centro più profondo, Vladimir Lenin, il nucleo originario: l’idea, il fuoco, la scintilla che accese la rivoluzione del 1917. Cinque figure, un secolo di potere e ideologia racchiuso in un gesto antico: aprire una matrioska e trovarne un’altra, fino a raggiungere l’essenza. Un’opera che racconta la Russia come un racconto concentricamente inciso nel legno, tra memoria, ironia e destino.
